venerdì 4 aprile 2014

LA LEGGE ANTI STALKING 38/2009

Iniziamo con la Legge 23 aprile 2009, n. 38, meglio nota come “Legge anti -stalking”.

In realtà la legge converte (cioè fa diventare effettivo ai sensi di legge) un decreto (cioè un atto emanato in momenti di urgenza “mentre” si prepara una legge) che si chiamava “decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori”.

Puoi vedere infatti dalle date che prima fu emanato un decreto (cioè una misura urgente) nel febbraio 2009, diventato poi legge nell'aprile dello stesso anno.

Ok, qui finiscono i termini tecnici. Parliamo di Donne.

L’innovazione di questa legge è proprio nei termini “contrasto alla violenza sessuale e in tema di atti persecutori”.

Ti dico qual è la mia opinione da “addetta ai lavori”.

Ci sono già tante leggi che proteggono (almeno sulla carta) la donna.

Il mio timore è che quando non si riesce a far applicare una cosa che già esiste, si provi ad inventarne un’altra.
Resta il fatto che queste leggi esistono e ben venga! Utilizziamole.
Il cammino che facciamo noi parte innanzitutto da noi stesse, ricordalo sempre, ma è sacrosanto che esistano strumenti che ci assistono.

Questo vuol dire in poche parole che esistevano già delle leggi a tutela delle donne (e le vedremo), ma la 38/2009 apporta modifiche importanti a quelle stesse leggi.

Vediamo le modifiche più interessanti in breve.

Per il testo completo della Legge clicca QUI

Articolo 4
“…La persona offesa dai reati di cui agli articoli 609-bis, 609-quater e 609-octies del codice penale può essere ammessa al patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito previsti dal presente decreto”.


Che vuol dire?
Vuol dire che spesso le donne non denunciano perché non sono indipendenti economicamente (Clicca QUI per sapere quali sono i diversi tipi di maltrattamento, tra cui proprio quello economico).

Per la legge viene ammesso al gratuito patrocinio (cioè senza sostenere spese) solo chi ha un reddito basso. Tutti gli altri si pagano l’avvocato da soli.
Per spingere le donne alla denuncia, si è stabilito invece che anche chi potrebbe normalmente per legge sostenere le spese legali, può usufruire dell’assistenza legale gratuita.
Io stessa, come consulente, ho rappresentato parti civili in gratuito patrocinio, e assicuro che è un pensiero in meno dentro la situazione già stressante di per sé.


Articolo 6 comma 7 - Piano straordinario di controllo del territorio
Per la tutela della sicurezza urbana, i comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Che vuol dire?

Che si è deciso di aumentare il numero di telecamere sparse nelle città per monitorare il territorio. Se da una parte questo viene interpretato come una violazione della privacy, dall'altro è un ottimo strumento che scoraggia un potenziale gesto violento.
Se ti trovi in un posto pubblico ma poco frequentato, specialmente se non è pieno giorno, fai attenzione alla presenza di eventuali videocamere di sorveglianza e posizionati lì vicino. 


Articolo 7 – modifiche al codice penale
Questo è uno degli articoli più importanti perché modifica il codice penale.
In pratica introduce un nuovo tipo di reato, il 612-bis: gli atti persecutori.     

Cosa dice?

Salvo che il fatto costituisca più grave reato (ad esempio se la violenza sfocia in omicidio), è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato
timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa...Il delitto è punito a querela della persona offesa (cioè bisogna fare una denuncia spontaneamente). Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi (cioè bisogna fare la denuncia entro 6 mesi dal fatto).

Che vuol dire?

In pratica il fatto di avere una relazione con una persona (o di averla avuta) è un’aggravante nel caso si faccia del male a quella persona.
Certo il punto sensibile e delicato è che dopo fatta la denuncia (se si arriva a farla) si deve tornare a casa da chi maltratta..





Articolo 8 - ammonimento
“Fino a quando non è proposta querela per il reato di cui all'articolo 612-bis del codice penale (cioè gli atti persecutori) la persona offesa può esporre i fatti all'autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta”.

Che vuol dire?

 
Nella pratica: non vuoi arrivare a denunciare tuo marito ma lo fai convocare in Questura per essere rimproverato…
Siamo d’accordo sul fatto che questo sia uno strumento utilissimo, ma immaginiamo le conseguenze di un’azione del genere?




E da qui partono altri articoli che puniscono una persona se è già stata ammonita in precedenza, che le impediscono di avvicinarsi alla donna, che ne limitano la facoltà di parlarle o frequentare i luoghi e le persone che frequenta lei. Questo però spesso incattivisce ancora di più.

L’articolo 11 - Misure a sostegno delle vittime del reato di atti persecutori
dice che  “Le forze dell'ordine, i presidi sanitari (il pronto soccorso in pratica) e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia del reato di atti persecutori, hanno l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio e, in particolare, nella zona di residenza della vittima. Le forze dell'ordine, i presidi sanitari e le istituzioni pubbliche provvedono a mettere in contatto la vittima con i centri antiviolenza, qualora ne faccia espressamente richiesta.

Che vuol dire?


Che il carabiniere al quale stai denunciando il fatto, dovrebbe dirti qual è il centro antiviolenza più vicino a casa tua e, magari, chiamarlo per te.

Clicca QUI per conoscere il centro più vicino a casa tua.





E infine
Articolo 12 - Numero verde
Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità è istituito un numero verde nazionale a favore delle vittime degli atti persecutori, attivo ventiquattro ore su ventiquattro, con la finalità di fornire, nei limiti di spesa di cui al comma 3 dell'articolo 13

(sigh…se finiscono i soldi si stacca la linea)

un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica da parte di personale dotato delle adeguate competenze, nonché di comunicare prontamente, nei casi di urgenza e su richiesta della persona offesa, alle forze dell'ordine competenti gli atti persecutori segnalati. 

La Donna ha bisogno di partire da se stessa per non entrare o per uscire dalla violenza. 
Senza odio, rancore e vendetta, ma solo con amore verso se stessa.

Qui facciamo proprio questo.





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