Persefone, figlia di Demetra e Zeus, fu rapita da Ade e portata
negli Inferi.
Quando vi entrò era una giovanetta spaurita che non sapeva chi
fosse, non predisposta ad agire, ma ad “essere
agita” dagli altri, condiscendente e passiva.
Persefone (che in
questa fase si chiamava Koré, cioè fanciulla) non aveva ancora una sua identità precisa e formata, attaccata com'era alla madre
Demetra e in balia dell’uomo (Dio) che l’aveva rapita.
Koré era inconsapevole
dei propri desideri e delle proprie forze, eternamente indecisa su quello che
voleva. Era fragile e bisognosa di protezione e guida, dipendente da
qualcuno, generalmente l’uomo.
Una volta però affrontata sé stessa nella profondità del proprio
abisso (gli Inferi), Koré riuscì a diventarne la sovrana, riemergendo e
trasformandosi in guida per le anime che si addentravano nel regno dei morti.
Venne chiamata allora Persefone, Regina degli Inferi.
Quando ho lavorato sulla definizione del mio Archetipo personale
ho scoperto che questo coincideva proprio con quello di Persefone.
Scesa negli
abissi del mio inferno personale ne sono riemersa per fare da guida alle altre
donne.
Spesso le donne che incarnano questo Archetipo diventano psicologhe o
psicoterapeute o psichiatre.
Simbolicamente il mondo degli inferi può
rappresentare gli strati più profondi della psiche.
Persefone sono io.
Persefone
sei tu.
Inconsapevole del tuo potere, della tua forza, della tua
divinità, ti lasci condurre nel sottosuolo da un Dio uomo che non riconosce
quanto sei sacra. Ti lasci condurre nel sottosuolo da te stessa, nel momento in
cui credi di non meritare la luce.
Se ti trovi all'Inferno, sappi che puoi solo risalire, e che ne
riuscirai talmente forte da diventare una Dea.
Io ti indicherò la strada quando crederai di averla persa.
Se vuoi approfondire gli Archetipi che sono dentro di te leggi qui
adoro
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