mercoledì 26 marzo 2014

I 4 STADI DEL MALTRATTAMENTO



La donna, all'interno del maltrattamento, vive dei momenti psicologici ben distinti.
Sono queste sue  credenze, queste sue  resistenze, queste sue  colpevolizzazioni, che la trattengono all'interno della violenza.
Naturalmente ci si riferisce a quelle situazioni nelle quali la donna può, e deve, scegliere di uscire dalla violenza.
Troppi casi di cronaca ci raccontano di donne perseguitate che non riescono a fuggire da nessuna parte. In questi casi la legge e le forze dell’ordine devono intervenire con fermezza.
Quello che la donna può fare però è lavorare su stessa per spezzare la catena del maltrattamento

Secondo la D.ssa Walker, che ha studiato il fenomeno in modo dettagliato, la donna attraverserebbe immancabilmente 4 stadi.



Stadio 1. La Negazione

In questa prima fase della sindrome, le donne maltrattate negano di essere vittime di abuso.
Quale donna affermerebbe a cuor leggero di avere accanto un uomo violento?

"Non è possibile“
"E‘ un momento, passerà“
"Magari se cerco di essere più comprensiva“
"Come sono egoista, lui lavora tanto e mi chiede solo di accudire la casa“
"In fondo è un brav'uomo“
"No mamma, non preoccuparti, ho solo sbattuto contro una porta“…

Negare la realtà però conduce all'illusione.
L’illusione che le cose potrebbero, magicamente da sole, cambiare.
Così si entra nello...



Stadio 2. La Colpevolizzazione

In questa fase avviene una prima ammissione della situazione, caratterizzata però dall'assunzione di colpa per la violenza. 
La donna infatti inizia ad ammettere l'esistenza del maltrattamento poiché questo spesso diventa sempre più frequente e violento.
"Non può essere un caso, oramai mi picchia tutti i giorni“
"Ma cosa ho fatto di tanto grave?“

Tuttavia la colpa ancora non viene attribuita al maltrattante bensì a qualche ipotetica propria mancanza.
"Si, mi picchia, è vero, ma evidentemente ha i suoi motivi“
"Guardami, sono brutta e grassa, chi mi vorrebbe? Non so cucinare, non sono brava a letto, non so fare niente, sono fortunata che ci sia lui“…

La donna allora cercherà di compiacere l'uomo per rispondere ad un illusorio e irraggiungibile ideale di perfezione. 
Naturalmente questo non è possibile.
Fino a che...





Stadio 3. L'Illuminazione

In questa fase la donna inizia a comprendere l'ingiustizia e la gravità della situazione. 
Non riesce infatti più a trovare scuse per il comportamento dell'uomo e questo fa si che la donna ammetta infine che non è lei ad avere un problema, bensì l'uomo che la picchia. 
Tuttavia sceglie di rimanere ancora con lui vivendo in una sorta di dissonanza cognitiva (cioè le sue illusioni si scontrano con la realtà dei fatti). 
Può capitare infatti che la donna cerchi di "salvare" l'uomo che un tempo ha amato.

E‘ solo però se la donna passa alla quarta ed ultima fase che può uscire finalmente dalla violenza.
Solo se la donna compie un profondo lavoro interiore che la porta allo




Stadio 4. L'Attribuzione di Responsabilità

Il passaggio finale è rappresentato per la donna dalla consapevolezza di non poter aiutare l'uomo. 
È in questo momento che la donna può lasciare infine il suo maltrattante, quando cioè capisce di non poter fare nulla per lui e di rischiare la propria vita.


Riferimento: www.letswrap.com

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